Matcha tea: cos’è, come farlo e tutti i benefici di questa antica bevanda

Le antiche origini del tè matcha

Il tè matcha è una meraviglia che arriva dal Giappone e di cui negli ultimi tempi si sente tantissimo parlare. Lo si ricollega all’affascinante cerimonia del tè giapponese chiamata Cha No Yu o anche Chado (letteralmente: “la via del tè”), un vero e proprio rito sociale e spirituale di cui il tè matcha è protagonista assoluto: preparato e offerto agli ospiti con gesti eleganti e precisi, viene abbinato ai bellissimi wagashi, i dolcetti tradizionali giapponesi a base di farina di riso e fagioli azuki.

Ma quali sono le origini del tè matcha? Bisogna tornare indietro ai tempi del monaco buddista Eisai, figura giapponese importante per lo sviluppo della filosofia zen: nel 1191, dopo anni di studio in Cina in cui rimase particolarmente colpito dalla cultura del tè che trovò in quel paese, egli decise tornando in Giappone di portare con sé il sapere appreso e dei semi di tè. Quei semi furono piantati nelle vicinanze del tempio di Kyoto e diedero vita alla prima coltivazione giapponese di tè. Fu importata così in Giappone anche la modalità di preparazione del tè per come Eisai l’aveva conosciuta in Cina: non si trattava della più moderna infusione di tè in foglia, bensì di un tè macinato finissimo e frullato in acqua. Non molti sanno, infatti, che in epoca Song in Cina il tè si consumava in forma polverizzata, emulsionandolo nell’acqua in maniera molto simile al tè matcha: il nome stesso “matcha” viene dal cinese “mocha“, termine che indicava il tè verde macinato.

Di diverse tonalità di verde, da quello cerimoniale dal colore più brillante a quello culinario dalla tinta più tenue, così fine da sembrare cipria, oggi il tè matcha lo troviamo non solo in purezza ma anche in tante ricette ed è entrato ormai a far parte del nostro vocabolario culturale e gastronomico. Abbiamo imparato anche noi a prepararlo correttamente, a degustarlo e a declinarlo con fantasia in cucina: ma il tè matcha esattamente cos’è?

Cos’è il tè matcha?

Il tè matcha è di fatto un tè verde giapponese in polvere, realizzato a partire da foglie di tè ombreggiati di altissima qualità. La base del tè matcha si chiama tencha: è un tè verde giapponese che per gli ultimi 21 giorni prima della raccolta viene tenuto all’ombra, così da aumentare il contenuto di clorofilla nelle sue foglie e diminuire i polifenoli, responsabili dell’amarezza e dell’astringenza. Senza sole, infatti, la fotosintesi quasi non avviene e la maggior parte della clorofilla e degli amminoacidi come la L-teanina resta nelle foglie, senza potersi trasformare in polifenoli. Questo dà alle foglie di tè un colore verde molto più intenso della norma, un sapore dolce e un umami incredibile.

Dopo che le foglie di tencha sono state raccolte e lavorate per farne del tè verde, si passa alle due fasi decisive per la produzione del tè matcha:
1. Le foglie vengono tagliate in modo regolare perché sia più semplice eliminare impurità, steli e nervature: si selezionano infatti per la raccolta solo le foglie completamente aperte, in modo che questo passaggio sia più facile
2. Queste foglie sminuzzate e private delle parti dure vengono macinate con macine di pietra e trasformate in finissima polvere: ed ecco il matcha.

Per fare pochi grammi di tè matcha occorrono quindi tantissime foglie e di tè ombreggiati, perciò di alta qualità; ciò motiva il prezzo delle gradazioni di matcha più elevate, destinate a uso cerimoniale e riconoscibili dal loro verde brillante. Esistono ovviamente anche dei tè matcha dal costo meno impegnativo: si tratta dei tè matcha di “uso culinario”, meno dolci e pregiati di quelli di grado cerimoniale ma perfetti per essere utilizzati in cucina come ingredienti di tante ricette. Ma di questo parleremo più avanti…

Tè matcha: proprietà e benefici

Sicuramente vi è noto, anche solo per sentito dire, quante ottime proprietà abbia il tè matcha e quanto sia un prodotto di beneficio per la nostra salute. Ciò dipende anche dal fatto che lo consumiamo senza scarti: quando beviamo il tè matcha ingeriamo tutto, poiché le foglie sono polverizzate e restano in sospensione nell’acqua.

Il tè matcha è in primis consigliato per combattere l’invecchiamento e i radicali liberi: uno dei benefici di questo tè è infatti l’apporto altissimo di epigallocatechine, tra cui l’EGCG (epigallocatechina gallato) che ha proprietà antitumorali e apporta benefici al sistema cardiovascolare. Concorre all’azione antiossidante anche la vitamina C, di cui il tè matcha è ricco.

Il tè matcha contiene anche quercetina, un elemento che svolge una funzione neuroprotettrice e di aiuto al metabolismo, rallentando l’assorbimento a livello intestinale del glucosio.

Un altro effetto del tè matcha sul nostro corpo è il boost energetico che ci dà, ottimo al mattino per partire con una sferzata di energia. Già, perché il matcha è anche un concentrato di caffeina: un grammo di matcha contiene dai 19 ai 44 milligrammi di caffeina, mentre un grammo di caffè ne contiene dai 14 ai 35 milligrammi.

È anche vero che per fare una tazza di matcha si utilizzano molti meno grammi di tè polverizzato (circa 2gr) rispetto a quanto caffè macinato si utilizza per un espresso (circa 7gr), perciò una tazzina di matcha sarà comunque meno impattante sul nostro sistema nervoso.

A differenza del caffè, poi, il boost del matcha è di lunga durata e non aumenta il nostro livello di stress: questo perché l’effetto della caffeina è mediato dalla L-teanina, l’amminoacido rilassante del tè. Risultato? Focus e lucidità per lunghi lassi di tempo. State già pensando di sostituirlo al vostro espresso mattutino?

Tè matcha: qualche controindicazione da conoscere

Per chi ovviamente è sensibile alla caffeina, una tazzina di matcha può essere fastidiosa e dare palpitazioni o non far dormire bene. Se è questo il caso, il consiglio è sempre quello di non assumerlo nella seconda parte della giornata e di prepararlo con acqua a temperatura più bassa: 60°C saranno sufficienti (ricordate che il calore estrae caffeina).

Per chi è anemico, soffre cioè di mancanza di ferro, è inoltre sconsigliato di assumere il matcha con i pasti principali perché la presenza elevata di catechine tende a rallentare ulteriormente l’assorbimento di questa sostanza: questa regola vale di norma con tutti i tè verdi.

In ultimo, c’è sempre da prestare attenzione alla provenienza del tè matcha che vogliamo acquistare: sarebbe bene che si scegliesse un tè da coltivazione biologica o comunque che certifichi il non utilizzo di pesticidi e altre sostanze dannose per l’organismo.

Come si prepara il matcha tea

Per preparare il matcha tea servono pochi utensili. Potete trovare un set di accessori per tè matcha anche nel nostro store online. In questo caso vi serviranno:

  • Una chawan o una tazza dall’imboccatura larga
  • Un chashaku o un cucchiaino da tè per dosare il matcha
  • Un chasen, ossia un frullino in bambù (se non lo avete andrà benissimo un frullino elettrico)

Ingredienti:

  • 2 grammi di tè matcha (corrispondono a 1 chashaku o 1 cucchiaino da tè)
  • 70ml di acqua a 70°-75°C

Preparazione:

  • Mettete il matcha nella chawan o nella tazza
  • Versatevi sopra l’acqua delicatamente
  • Mescolate con movimenti energici e veloci usando il chasen e immaginando di disegnare la forma di un 8 nella tazza, oppure usate il frullino elettrico. L’importante è evitare che si formino grumi e creare quella che viene chiamata “schiuma di giada”: una spuma di bollicine finissime, densa e corposa, che resta per qualche tempo in superficie.

Questa preparazione più leggera si chiama usucha. Se volete provare una variante più densa chiamata koicha potete usare il doppio dei grammi di tè in polvere per la stessa quantità di acqua.

D’estate potete inoltre preparare il tè matcha freddo, beneficiando appieno delle proprietà del tè e godendovi allo stesso tempo una bevanda fresca e dissetante.

Matcha latte: che cos’è e come prepararlo al meglio

Se invece volete una bevanda un po’ più golosa, potete utilizzare il tè matcha per preparare un matcha latte, sia in versione vegana sia in versione tradizionale con latte vaccino. Vediamo come fare in pochi e semplici passaggi.

Ingredienti:

  • 2 grammi di tè matcha (corrispondono a 1 chashaku o 1 cucchiaino da tè)
  • 70ml di acqua a 70°-75°C
  • 250ml di latte (vaccino oppure vegetale come latte di soia, cocco o avena)
  • Zucchero o sciroppo d’agave, per dolcificare a piacere

Preparazione:

  • Preparate nella chawan il tè matcha, come da istruzioni precedentemente fornite
  • Scaldate in un pentolino il latte, senza mai portarlo a ebollizione
  • Usate un frullino elettrico o un montalatte per montare il latte rendendolo soffice e spumoso
  • Trasferite il latte in una tazza e se volete aggiungete zucchero o sciroppo d’agave a piacere
  • Unite il tè matcha al latte, versandolo nella tazza lentamente
  • Spolverate con un velo di polvere matcha e il vostro matcha latte è servito

Ma quante cose si possono fare in cucina con il tè matcha? Tantissime, perché il tè matcha di grado culinario viene spesso impiegato anche come un sano e naturale colorante per alimenti e bevande. Ad esempio, potete stupire i vostri amici con dei coloratissimi macaron verdi: buoni, dolci e bellissimi alla vista.

Siete curiosi di provare altre ricette con il tè matcha? Le trovate tutte sul nostro blog!

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