Si sente molto spesso parlare di tè GABA, ma esattamente cosa significa questa sigla?
L’acronimo GABA sta per γ-Aminobutyric acid (gamma-aminobutyric acid), ossia Acido Gamma-Amminobutirrico. Si tratta di un neurotrasmettitore del sistema nervoso centrale inibitorio, dal forte potere antistress: noi stessi lo produciamo in piccole quantità e il nostro cervello lo rilascia per aiutarci a combattere ansia e stanchezza, inducendo al rilassamento. Chi ne è carente, infatti, può sperimentare condizioni di agitazione o insonnia.
Questa sostanza è presente naturalmente, seppure in piccole quantità, anche nella pianta del tè, la camellia sinensis. Alcuni tè, denominati appunto “GABA”, ne contengono tuttavia in maggiori quantità (parliamo di 300-400 volte tanto): questo poiché le loro foglie vengono processate in maniera particolare. Vediamo assieme come!
Appena dopo la raccolta avviene come di consueto l’appassimento, fase in cui la foglia perde una prima parte di umidità per essere più malleabile in funzione dei passaggi di lavorazione successivi. A questo punto, però, per i tè GABA si inserisce un passaggio: le foglie vengono lasciate riposare in un ambiente privo di ossigeno e arricchito con azoto, così da favorire la produzione in enormi quantità di acido gamma-amminobutirrico.
La scoperta di questa tecnica risale al 1987 grazie al lavoro del professore giapponese Tsushima Tojiro e del team del National Institute of Vegetables and Tea Science durante delle ricerche svolte sulle proprietà della L-Teanina (un altro amminoacido rilassante presente nel tè).
Il primo tè ad essere prodotto con questa lavorazione fu infatti un tè verde giapponese, chiamato sencha gabaron. In generale, si può affermare che più le foglie contengono acido glutammico, più saranno ricche di GABA: è il caso di tutti i tè ombreggiati giapponesi, come gyokuro e kabusecha.
Oggi però si possono ottenere meravigliosi tè GABA applicando questa tecnica ai processi di lavorazione di quasi qualsiasi tè: ci sono moltissimi GABA oolong, rossi e persino qualche puer (molto rari, se siete curiosi li trovate qui: sono il Puer Sheng GAPU Grade R e il Puer Sheng GAPU Grade P – due prodotti originari del Myanmar ma lavorati con tecniche taiwanesi).
Taiwan, terra di oolong per eccellenza, ha fatto sua e perfezionato questa tecnica, sviluppando alcune tipologie di tè GABA molto interessanti dove la maestria nella lavorazione e la qualità della materia prima incontrano la sperimentazione e alti livelli di tecnologia. Taiwan ha infatti riconosciuto il potenziale della scoperta giapponese e ne ha adottato il processo, adattandolo alle varietà di tè locali e sperimentando sino a ottenere prodotti di altissima qualità, ben accolti sia dal mercato interno che da quello estero. Tutti i tea lovers sanno infatti quanto siano buoni i tè taiwanesi, solitamente già molto morbidi al palato e, nel caso dei GABA, ancor più dolci e fruttati.
Nascono così oolong come l’Emerald GABA, un oolong a bassa ossidazione dalle note lattee e dalla dolcezza fruttata, il Topaz GABA, a media ossidazione, dalle note caramellate e maltate, e l’Amber GABA, con un livello di ossidazione ancora maggiore, corposo e ricco di note fruttate. Per gli amanti della cultivar Ruby #18, esiste anche una versione Ruby GABA con note tostate e sentori avvolgenti di cacao, malto e spezie.
Ma Taiwan non si è fermato ai tè oolong: la sperimentazione nella produzione di tè GABA ha coinvolto anche tè rossi e tè verdi. Abbiamo infatti un tè rosso da cultivar Ruby, lo Hong Yu Jade GABA con note dolcissime e balsamiche, e un tè davvero molto speciale, che si colloca tra un tè verde e un oolong: il Fragrant Jade GABA, dalle note fresche e fruttate, con un’ossidazione bassissima che sfiora appena il 10% e un alto contenuto di GABA.
Oltre a beneficiare degli effetti positivi sulla nostra salute, come un maggiore rilassamento, l’abbassamento della pressione sanguigna e un miglioramento nella qualità del sonno, chi sceglie di consumare tè GABA di Taiwan potrà assaporare dei prodotti di alta qualità e davvero sorprendenti nel gusto. La ricerca e la continua sperimentazione portate avanti dai migliori produttori di tè di questo paese stanno dando risultati ottimi, con fragranze e sapori nuovi sicuramente da non perdere.
