Tie Guan Yin: tra storia e leggenda

Sicuramente uno degli oolong cinesi più conosciuti e amati al mondo: è il Tie Guan Yin, un tè originario del Fujian celebre per le sue note fresche e floreali e per la peculiare forma delle sue foglie, strettamente appallottolate su se stesse. Si tratta di un tè a cui sono legate più leggende e anche più “stili di produzione”, che portano a risultati diversi in termini di sapori e aromi.

Vi abbiamo incuriosito? Proviamo allora a conoscere meglio questo tè oolong in tutte le sue sfaccettature!

Tie Guan Yin: leggende da una terra lontana

Il nome di questo tè racconta già in parte il misticismo che lo avvolge. Tie Guan Yin (talvolta traslitterato anche come Ti Kwan Yin) significa “Dea Ferrea della Misericordia” : Guan Yin, infatti, è la dea cinese della compassione, che in qualche modo si sovrappone alla figura del Bodhisattva Avalokiteśvara appartenente alla tradizione del buddhismo indiano. Un Bodhisattva è qualcuno che attraverso gli insegnamenti del Buddha trova la strada dell’illuminazione, ma che decide di restare sulla Terra per aiutare il prossimo – proprio come fece Guan Yin. Ma in che modo questa divinità è legata al tè?

Una delle due leggende più note narra le vicende di Wei, povero contadino del villaggio di Xiping nella contea di Anxi (Fujian), che un giorno, sulla strada verso i campi, scorge un piccolo santuario dedicato a Guan Yin. Il santuario però è sporco, mal tenuto, con la statuetta di ferro rappresentante la dea ricoperta da erbacce: Wei decide di prendersene cura, spazzando via la terra e la polvere, liberando la statua dalle piante infestanti e decorando il piccolo spazio con fiori freschi. La notte stessa, tornato dal lavoro stanco morto, Wei si addormenta di sasso: nei suoi sogni gli fa visita la dea Guan Yin, che lo ringrazia per essersi premurato di rimettere a nuovo il suo piccolo santuario e gli dà precise istruzioni. Wei, una volta sveglio, dovrà recarsi nuovamente al santuario della dea: dietro al santuario troverà un piccolo tesoro, la ricompensa per il suo atto di compassione. Così farà Wei, che il mattino dopo scopre alle spalle del santuario un germoglio di tè: lo pianta nel suo giardino e ne ricava delle foglie che prova ad infondere, scoprendo che danno un meraviglioso liquido dorato, dalla fragranza dolce e floreale. Grazie alla coltivazione di questo tè, dall’aroma insuperabile, non solo Wei ma l’intera contea di Anxi diverranno ricchi e benestante, beneficiando negli anni a seguire di questo prodotto straordinario che sarà davvero la loro fortuna.

Guan Yin Bodhisattva (Cina, 1025 d.C.), statua in legno conservata alla Honolulu Academy of Arts

Un’altra leggenda, forse meno famosa, narra invece le avventure del giovane studente Wang, anche lui del villaggio di Xiping (Anxi): un giorno il ragazzo trovò una misteriosa piantina di tè sotto la roccia dove si diceva che la dea Guan Yin fosse solita meditare. Incuriosito, provò dunque a coltivarla e ne ottenne un tè delizioso che portò in dono all’imperatore Qianlong come tributo da parte di tutto il villaggio: l’imperatore rimase estasiato dal sapore e dalla fragranza di quelle foglie e decise di dare al tè il nome “Tie Guan Yin” in onore della dea.

Al di là delle leggende che sono nate attorno alla nascita di questo oolong, certo è che fece la fortuna della contea di Anxi, la quale resta ad oggi l’area originaria di produzione del Tie Guan Yin della migliore qualità.

Tie Guan Yin: tecnica di produzione

Il Tie Guan Yin, come abbiamo imparato dalle due leggende principali che lo riguardano, nasce nel villaggio di Xiping all’interno della contea di Anxi: siamo nella provincia cinese del Fujian, all’estremo sud-est del paese.

Il metodo di produzione è quello classico degli oolong cinesi a bassa ossidazione (fino al 20%), che dà alle foglie un colore tra il verde giada e il verde foresta, avvicinandolo di fatto molto a un tè verde.

Dopo la raccolta e l’appassimento, le foglie vengono disposte su grandi vassoi per la fase dello “scuotimento”, fondamentale per iniziare a rompere le cellule più esterne delle foglie e dare il via all’ossidazione – ecco perché, nelle foglie bagnate, sarà possibile osservare un color rosso-ruggine ai bordi, mentre il centro si mantiene verde. Un’altra funzione della fase di scuotimento è quella di ridistribuire l’acqua ferma nel gambo, rimettendola in circolo attraverso le venature della foglia: in questo modo, gli aromi potranno svilupparsi correttamente e in maniera uniforme.

Una volta che il tea master reputa soddisfacente il livello di ossidazione raggiunto, le foglie vengono cotte per bloccare l’ossidazione: questa operazione può essere svolta a mano in wok oppure essere effettuata con appositi macchinari detti panning machines, che raggiungono temperature molto elevate e automatizzano il processo di killing green o shaqing (letteralmente, “uccisione del verde”).

A questo punto, le foglie vengono appallottolate per ottenere la loro forma caratteristica: si avvolgono in un telo di cotone e con l’ausilio di macchinari si attorcigliano strettamente su se stesse, finché non assomigliano a piccole palline.

Si procede infine con l’essiccazione in appositi forni, per stabilizzare gli aromi ed eliminare l’umidità residua.

Spring Xiang Hua Tie Guan Yin, dal naturale e intenso profumo di orchidea.

Tie Guan Yin: caratteristiche organolettiche

Che sapore ha il Tie Guan Yin? Per rispondere in maniera completa a questa domanda, dobbiamo tenere conto che in realtà esistono 2 principali stili di produzione di questo oolong cinese, di cui uno pressoché sconosciuto a noi occidentali:

  • Hua Xiang Tie Guan Yin: è lo stile di produzione più moderno, che negli ’90 ha decretato l’enorme successo commerciale di questo tè oolong divenuto famoso in tutto il mondo. La lavorazione scelta dal tea master fa sì che la fragranza del tè resti delicata, floreale (Hua Xiang significa appunto “fragranza di fiori”) e molto simile a quella di un tè verde. Il liquore è dorato e chiaro, con note fresche e gentili che tanto ricordano i fiori bianchi e che lo rendono la versione più amata e conosciuta in Occidente.
  • Nong Xiang Tie Guan Yin: è un Tie Guan Yin che subisce, oltre a una maggiore ossidazione delle foglie, un ulteriore passaggio, ossia una tostatura che può essere più moderata oppure più decisa. Questa versione è quella che in realtà più si avvicina allo stile tradizionale di produzione del Tie Guan Yin, con una lavorazione che in antichità permetteva anche una migliore conservazione del prodotto proprio grazie alla tostatura. In questo caso, le foglie assumono una colorazione più scura, sui toni del castano e del rossiccio; l’aroma è deciso e tostato, e il sapore ha note avvolgenti che si avvicinano più al cacao e alle nocciole. Pur restando dolce, è un tè che per carattere si allontana dalle delicate note floreali dello Hua Xiang a cui siamo più abituati, ma che si rivela senza dubbio molto interessante.

Prova i Tie Guan Yin selezionati da Tea Soul!

  • Spring Xiang Hua Tie Guan Yin: un Tie Guan Yin contraddistinto da un profumo di orchidea intenso e da spiccate note zuccherine, con corpo setoso e persistenza fresca.
  • Spring Gande Tie Guan Yin: un Tie Guan Yin dal liquore dolce, con note che ricordano il riso soffiato e una punta cremosa che lo rendono unico nel sapore.
  • Tie Guan Yin classico: liquore dal gusto delicato, con dolci note di fiori bianchi e freschi sentori vegetali, corpo leggero e setoso. Un tè elegante adatto a qualsiasi momento della giornata.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *